lunedì, 29 aprile 2024

Casa San Martino 2018

Il ricovero notturno di emergenza della Caritas diocesana ha riaperto.

Un appello a volontari e donatori

Dal 1° novembre al 31 marzo Casa San Martino è in modalità salva-vita: il ricovero notturno, in risposta all’emergenza freddo, accoglie anche chi deve ancora avviare un percorso di inclusione sociale. Il freddo invernale bussa alle porte e, come ogni anno, la Caritas Diocesana Vicentina apre le proprie, ospitando nel ricovero notturno di Casa San Martino (Contra’ Torretti, 40) 65 persone: oltre ai soggetti in difficoltà abitativa già conosciuti, l’accoglienza si apre anche a persone senza dimora che finora non hanno avviato un percorso individuale di inclusione sociale, ma che rischiano comunque la vita a causa delle temperature rigide della notte.

I dati del periodo 1° novembre 2018 – 31 marzo 2019 (cioè quello di apertura invernale “emergenza freddo” del ricovero) dicono che nelle 151 notti sono state ospitate in media 63 persone per notte.

Tutto ciò a patto che siano disponibili ad accettare minime regole di convivenza e di rispetto reciproco. Si tratta di un vero e proprio servizio salva-vita, attivo dal 1° novembre al 31 marzo, accompagnato dalla distribuzione di coperte a chi, per vari motivi, non vuole o non può dormire al ricovero.

“L’intento della Caritas Vicentina, compatibilmente con la capienza della struttura – spiega il direttore don Enrico Pajarin –, è quello di non lasciare per strada nessuno. Apriamo le nostre porte per evitare che si ripetano tragici episodi del passato, che hanno visto come vittime persone senza dimora lasciate senza un riparo per difendersi dalle temperature invernali. Il ringraziamento va agli operatori e ai volontari di Casa San Martino e di Casa Santa Lucia, le nostre due strutture di pronta accoglienza per persone in grave marginalità, perché ogni anno garantiscono ascolto, accoglienza e risposte ai bisogni primari, restituendo dignità ai nostri ospiti.

tutto questo sempre con l’intento ultimo di costruire assieme a loro un percorso individualizzato di reinserimento sociale”. L’attenzione ai senza dimora è h24: accanto al ricovero notturno di Casa San Martino, c’è infatti l’altrettanto preziosa presenza diurna di volontari ed educatori in Casa Santa Lucia (via Pasi, 8): segretariato sociale per la definizione di percorsi individualizzati, mensa, lavanderia, docce e laboratorio occupazionale per le persone motivate.

Nel 2018 i volontari Caritas impegnati sul fronte della grave marginalità sono stati 955, in linea con i numeri del 2017: 197 hanno prestato servizio in Casa San Martino e 758 in Casa Santa Lucia (via Pasi, 8), che lavora in tandem con il ricovero notturno per quel che riguarda i servizi diurni, ossia mensa, segretariato sociale per la definizione di percorsi individualizzati, lavanderia, docce, centro diurno e scuola di italiano.

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a favore di famiglie e persone in difficoltà economica temporanea

COSA SONO

I Sostegni di Vicinanza (SdV) sono un’opportunità di prossimità nei confronti di famiglie e persone che si trovano in difficoltà economica temporanea a causa della perdita o precarietà o riduzione del lavoro e non riescono a far fronte ai propri impegni economici rispetto a beni di prima necessità (affitto, bollette, spese scolastiche, ...).

COME FUNZIONANO

Una famiglia o una persona  o un’impresa, che intende aderire, può scegliere di impegnarsi per un periodo continuativo di almeno 6 mesi a sostenere economicamente situazioni di difficoltà destinando a Caritas-Associazione Diakonia onlus una quota mensile (es. 50/100/200 €) secondo la propria disponibilità e volontà. È comunque possibile l’offerta in un’unica soluzione. La donazione, deducibile fiscalmente, si può effettuare con bonifico bancario al conto corrente (IBAN: IT14Z0880711802027008051604, presso Banca San Giorgio Quinto Valle Agno) oppure tramite conto corrente postale n. 29146784 intestati ad Associazione Diakonia onlus, braccio operativo di Caritas Vicentina per la gestione dei “servizi-segno”.

Qualora si scelga di destinare la propria donazione ad una specifica zona della Diocesi (es. la propria zona di appartenenza) indicare nella causale del versamento una delle 14 zone ove sono presenti gli Sportelli S.T.R.A.D.E. (es. “SdV per 6 mesi – zona di Valdagno).

Nell’ottica di condividere un percorso di vicinanza e sviluppare relazioni solidali è opportuno comunicare alla Caritas Vicentina i propri riferimenti (indirizzo ed e-mail).

DA CHI SONO GESTITI

L’ascolto e la valutazione del bisogno avvengono tramite i 150 volontari qualificati che operano presso i 14 Sportelli S.T.R.A.D.E. (Servizio Territoriale Relazione di Accompagnamento nella Difficoltà Economica) coordinati dalla Caritas Diocesana. La definizione di un percorso condiviso di accompagnamento, per evitare forme diseducative di assistenzialismo, viene definito in rete con le realtà Caritas presenti nel quartiere, nella parrocchia o nella zona di riferimento e, previo consenso e nel rispetto della privacy, con i servizi sociali comunali.

A CHI RIVOLGERSI

Maggiori informazioni presso la Segreteria di Caritas Vicentina a Vicenza in contrà Torretti n. 38, tel. 0444 304986; cell. 349 6561391; e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. E' necessario abilitare JavaScript per vederlo.; Sito web: www.caritas.vicenza.it.      

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Luogo d’incontro:

Oratorio S. Giovanni Bosco – Piazza Prandina, S. Pietro in Gu

Orari:

andremo a definirli con l'avvio del prossimo a.s. 2014-2015 

Obiettivi:

spporto e rinforzo per i agazzi con "deficit scolastici" della scuola primaria e secondaria di 1° grado le cui famiglie sono in disagio economico. 

Chi sono i volontari che ti accolgono:

Persone disponibili e con esperienza nel mondo della scuola.

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STATUTO DELLA CARITAS PARROCCHIALE DI S. PIETRO IN GU

 
Articolo 1 Natura
La Caritas è l'organismo pastorale costituito al fine di promuovere la prossimità evangelica nella comunità ecclesiale parrocchiale, in forme consone ai tempi e ai bisogni, in vista dello sviluppo integrale dell'uomo, della giustizia sociale e della pace, con particolare attenzione agli ultimi e con prevalente funzione pedagogica.

Articolo 2 Criteri ecclesiali per la costituzione della Caritas parrocchiale e per la perseveranza di identità nel mandato

La Presidenza è sempre del parroco.
I coordinatori responsabili, devono aver frequentato o frequenteranno il corso formativo diocesano al fine dell’idoneità al mandato ministeriale conferito dal Consiglio Pastorale Parrocchiale.
La costituzione della Caritas deve vedere il coinvolgimento reale del C. P. P. con successivo discernimento periodico (almeno biennale) da parte dello stesso Consiglio Pastorale.
Deve esserci un costante ed effettivo coordinamento qualitativo con il vicariato (e l’eventuale unità pastorale) e con la Caritas Diocesana. Ciò significa, anche, partecipare agli incontri proposti dalla Caritas Diocesana, compresi quelli di formazione.
I servizi caritativi avviati o prestati come e con il nome Caritas parrocchiale dovranno sempre essere determinati e guidati da un preciso progetto che li veda capaci di assumere la fisionomia di “servizi-segno”, della e per la comunità cristiana tutta.

Articolo 3 Comunione dei carismi caritativi

Sono parte della Caritas parrocchiale tutte le Realtà ecclesiali che esercitano un servizio caritativo nella comunità. Rimangono distinte nel carisma identitario e autonome, pur aderendo alla Caritas parrocchiale quale coordinamento comunionale

Articolo 4 Finalità

La Caritas parrocchiale è costituita per:
· sensibilizzare la comunità parrocchiale alla testimonianza della carità nella prossimità evangelica e all’impegno per la giustizia e la pace, in fedeltà al Vangelo e in risposta ai problemi del territorio e del mondo;
· conoscere le forme di povertà e di bisogno presenti sul territorio , le cause e le circostanze che le originano, e favorire la presa di coscienza della comunità parrocchiale;
· svolgere opera di informazione e sensibilizzazione intorno ai problemi e alle povertà del mondo, sostenendo concreti progetti di sviluppo;
· studiare e proporre forme di coinvolgimento e risposta di fronte ai bisogni e alle povertà del territorio, e svolgere un contemporaneo compito di informazione e chiamata in causa delle istituzioni civili;
· promuovere e favorire l’impegno di volontariato e assicurare ai volontari adeguata formazione spirituale e operativa;
· favorire la diffusione di stili di vita improntati all’accoglienza, all’ospitalità, al dono di sé, alla prossimità nel servizio;
· collegare e coordinare gruppi, associazioni e iniziative ecclesiali di prossimità e servizio perché siano percepite come espressione dell’unica comunità;
· collaborare, nel rispetto della propria e altrui identità, con altre iniziative e proposte di promozione umana.

Articolo 5 Criteri per la realizzazione dei Servizi-segno caritas

Promuovere e realizzare un “servizio-segno caritas” significa:
· adeguata lettura del/dei bisogno/i;
· individuazione dei percorsi di prossimità attraverso cui si intende coinvolgere ed educare anche l’intera comunità cristiana;
· individuazione delle sinergie con il territorio (non si può e non ci si deve sostituire) ossia con i servizi socio-sanitari, con quelli sociali in genere, con gruppi e/o associazioni;
· precisare se e quale coinvolgimento si prevede di gruppi/associazioni caritativi ecclesialipresenti nella parrocchia;
· precisare identità e modalità del mandato pastorale;
· individuare i criteri, i soggetti e i tempi di verifica ( periodica, almeno biennale);
· indicare la durata del servizio-segno (triennale ,massimo quinquennale).Rinnovabile con esplicito mandato, solo dopo serio discernimento del Consiglio Pastorale, sentita la CaritasDiocesana.
· è opportuno che la bozza del progetto venga sottoposta o risottoposta per la valutazione anche alla Caritas Diocesana;
· è auspicabile che i servizi-segno Caritas cerchino almeno l’apporto se non la titolarità dell’Associazione Diakonia Onlus, nata appositamente in diocesi per la gestione e/o la titolarità dei servizi-segno delle Caritas parrocchiale/vicariale/diocesana (per motivi legali amministrativi e pastorali).

Articolo 6 Organizzazione

La Caritas parrocchiale si compone di un gruppo di animatori pastorali caritas che cerca di animare, coordinare e promuovere la prossimità evangelica e in particolare a chi è nel bisogno, con funzione prevalentemente educativa e di sensibilizzazione.
In tal senso può promuovere uno o più servizi-segno, i coordinatori dei quali costituiranno il Coordinamento parrocchiale Caritas.
La Caritas parrocchiale agisce all’interno del Consiglio Pastorale, di cui fa parte almeno uno dei suoi componenti ovvero il coordinatore responsabile.
La Caritas parrocchiale si riunisce con frequenza almeno mensile e resta in comunione con la Caritas diocesana.
I servizi di prossimità Caritas sono realizzati attraverso l’adesione volontaria e gratuita delle persone, parte della Comunità cristiana e/o civile, che intendono impegnarsi fattivamente a favore dei poveri e degli ultimi, sostenute nell’agire dai valori evangelici di prossimità.

Articolo 7 Fondo di solidarietà

La Caritas parrocchiale può gestire un fondo di solidarietà , destinato ai bisogni urgenti del territorio. Tale fondo, che fa parte integrante del bilancio della parrocchia, è alimentato mediante forme di coinvolgimento comunitario, in accordo con il Consiglio pastorale parrocchiale e con il Consiglio parrocchiale per gli affari economici.
La parrocchia , analogamente alle esigenze della catechesi e delle altre attività pastorali, mette a
disposizione della Caritas parrocchiale gli ambienti e gli strumenti necessari.
 

ATTUALI REFERENTI

Presidente CARITAS Parrocchiale: don Guido Bottega

Coord. Vicariali CARITAS: Monica Sutti e Mariano Lucatello

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Luogo d’incontro:

Oratorio S. Giovanni Bosco – Piazza Prandina, S. Pietro in Gu

Orari:

andremo a definirli con l'avvio del prossimo a.s. 2014-2015

Obiettivi:  

- introduzione alla lingua italiana in forma orale e, scritta, in un secondo percorso. Gli incontri non sostituiscono l'esame d'italiano per l'ottenimento del permesso di soggiorno;

- aiuto nella comunicazione (lettura e scrittura lettere, etc) con e fra le famiglie e con le istituzioni. 

Chi sono i volontari che ti accolgono:

persone disponibili e con esperienza nel mondo della scuola.

 

corso italiano

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